Arnaldo Pomodoro
sculture e opere grafiche
2RC Roma – Milano – 1994
Testo di Arnaldo Pomodoro da La Frontiera del Primo Foglio n°3
Arrivo alle grandi opere grafiche che ho intitolate “Sogni” (sia che vengano poste orizzontalmente, come orbite, sia verticalmente come figure-corpi): e in esse, ritengo siano depositate sia le suggestioni dell’osso di seppia, con la sua straordinaria valenza elementare e pura ( che ha interessato tanto nel ’26 il grande poeta Eugenio Montale), sia l’immaginario che viene dato alla superficie del mare, dal suo moto, dalla sua spiaggia – e altri motivi, la veste, la ricezione della luce, il guscio stesso come scudo, l’icona assoluta di un “manto”, la proiezione fantastica della mente nel sonno.