Alberto Burri
prints – 1959-1977
Testo di Paul Chadbourne Mills
Direttore del Santa Barbara Museum of California
Il mondo americano dell’arte, all’inizio degli anni ’50, fu caratterizzato dalla presenza di un ristretto ma ebulliente gruppo di artisti soprattutto interessati all’evoluzione dell’arte astratta americana e che espressero pienamente il senso di liberazione e rinnovata vitalità del periodo successivo alla seconda guerra mondiale.
L’arte degli anni ’50 mostrava in realtà poche tracce di quella guerra, poche, almeno, sino alla comparsa sulla scena americana di un italiano-chirurgo, pittore che cominciò a creare stupefacenti collages: brandelli di tela di sacco, lacerati in centro per rivelare toppe rosse simili a squarci di ferite, tenuti insieme con una curiosa varietà di fili e cuciture. Queste opere scossero lo spettatore che si vide proiettato nel passato in una recuperata consapevolezza degli anni di guerra, passati sotto silenzio da altri artisti, tuttavia esse attrassero un pubblico devoto per la loro eccezionale e altamente originale qualità grafica.
Fu per me un grande piacere il fatto di aver presentato una delle prime mostre di Burri in un museo americano, il Museo di Oakland, nel 1955.
Da allora l’arte di Burri si è sviluppata in una varietà di direzioni e vie diverse; certamente questa mostra testimonia la sua costante evoluzione e la continua freschezza e vitalità della sua capacità immaginativa.
Siamo felici di aver ora l’opportunità di presentare l’opera grafica di Burri all ‘attenzione di coloro negli Stati Uniti che lo hanno conosciuto precedentemente e di coloro che forse lo incontrano per la prima volta.