Victor Pasmore

opere grafiche
2RC Roma – Milano – 1980

Il mostro – 1977

incisione

Victor e Wendy Pasmore con Gilles Stengle

1980

Victor Pasmore, Enzo Bilardello e Valeria Gramiccia

1980

Soft in the sound in the ocean – 1980

incisione

La villa dei misteri – 1980

incisione

Blue Mandala – 1978

incisione

La guerra – 1978

incisione

Testo di Giorgio Careri

La forma biologica è l’area di incontro fra interno ed esterno. Nell’interno si svolge la trasformazione dei flussi che vengono dall’esterno e che qui ritornano con un processo continuo. La forma biologica assegna il posto all’interno ed all’esterno, separa le due parti ed insieme le unisce. Ha una funzione vitale perchè senza scambio tra le due parti non può esserci vita. La forma biologica è aperta alle due parti.Il processo di trasformazione biologica si svolge con cieli temporali: per moltiplicare se stesso l’interno cresce nell’esterno. La forma biologica partecipa al processo, e vista nello spazio cambia nel tempo. Ma la funzione della forma, realizzata con una successione temporale di diverse strutture spaziali, resta invariata. La sua funzione è unire sempre l’interno all’esterno, connettere le due parti mentre cambiano insieme.

In un cactus dei deserto noi vediamo prima la spina, poi il fiore, e poi il frutto pieno di semi. li seme è dato all’esterno perchè il processo possa ripetersi con ritmo uguale, e moltiplicarsi. Noi non possiamo fissare in una sola forma dei cactus il suo processo vitale. E’ l’insieme delle sue forme ad aprire il senso della sua unità vitale, come una continua crescita dì ordine.

La forma artistica è il luogo di incontro tra l’artista e il mondo esterno. Sulla tela prende posto una immagine per essere trasformata in un gioco fatto di spazi e di tempi, fino ad essere riconosciuta dall’artista come la nuova immagine, l’opera compiuta. E’ sulla tela che l’artista incontra H suo mondo esterno, è sulla tela che noi possiamo incontrare il suo mondo interno. La forma artistica è apertura fra lui e noi.

La forma artistica, quando ancora è tra le mani dell’artista, appartiene a lui come spina e fiore al cactus dei deserto. L’opera compiuta invece è come il frutto carico di semi, dato all’esterno perchè si ripeta un processo uguale. L’opera artistica ha la funzione di un segno fuori dello spazio e dei tempo, un segno inteso come espressione simbolica di un processo di trasformazione, adatto ad essere comunicato per generare un processo simile a quello che lo ha creato.